“Le politiche di tutela, fruizione e valorizzazione dei beni culturali in Sicilia e in provincia di Siracusa, non possono essere sostenute a fasi alterne, in base alle sensibilità della classe politica di turno, ma devono essere un patrimonio di tutti – è quanto afferma l’Associazione Culturale Le Aquile di Prometeo,- in quanto non sono solo obbligo normativo (previsto dal Codice dei beni culturali e di altri riferimenti normativi regionali), ma anche e sopratutto simbolo di cultura e civiltà di un popolo. Oggi troppi siti culturali e archeologici rimangono chiusi, vietati alla pubblica fruizione dei cittadini e dei turisti che ogni anno vengono a visitare il sud/est siciliano ma molti, troppi siti di notevole importanza culturale rimangono chiusi. La loro apertura non solo è un obbligo di legge, ma è anche una grande opportunità di conoscenza e offerta culturale del territorio, per un concreto incentivo anche all’incremento della permanenza media dei turisti a Siracusa. I siti sono tanti, troppi: il Tempio di Zeus Olimpico, il Ginnasio Romano, le Terme Bizantine, l’Arsenale Greco, il Castello Eurialo, Thapsos, Castelluccio a Noto, Eloro, ecc… l’elenco è veramente“.
L’Associazione denunciando questo immobilismo propone anche una possibile soluzione: “Serve creare un circuito culturale che comprenda la piena fruizione quotidiana di tutti questi siti ad oggi chiusi o aperti occasionalmente, e siamo certi che con piena sinergia e collaborazione è possibile riuscire in questo importante obiettivo. Si può porre rimedio o con la dotazione in questi siti di personale addetto alla custodia da parte della Regione Siciliana oppure con l’individuazione di soggetti gestori”. Ed è appunto questo l’argomento che Le Aquile di Prometeo vogliono sottoporre al Direttore del Parco archeoligico di Siracusa-Eloro-Villa del Tellaro e Akrai, al Sovrintendente di Siracusa e all’Assessore Regionale ai Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, per trovare “con urgenza una soluzione ai tanti, troppi mali culturali che affliggono il nostro importante e prezioso patrimonio archeologico“.
Le Aquile di Prometeo: Marco Mastriani, Gaetano Passati, Policarpo Moncada, Paolo Scalora, Diana Merilena, Giusy Bozzari, Carla Vallone, Antonella Mazzaglia
