“U Pagghiaru” è un’antica tradizione popolare che si rinnova ogni anno il 6 gennaio a Bordonaro. La festa affonda le sue radici nel mondo agricolo ed è nata nell’XI secolo quando i Padri Basiliani, giunti in Sicilia dopo i normanni, diedero vita a questa usanza nel giorno ricorrente del Battesimo del Signore attraverso questo rito che si compie sotto un grande albero. Da allora, puntualmente ogni anno la comunità di Bordonaro si ritrova intorno al suo imponente albero, “’u Pagghiaru”, costruito con l’apporto degli stessi abitanti. Unico nel suo genere in Italia, infatti, esso presuppone una partecipazione corale sin da quando si tagliano i rami di castagno nei Colli Sarrizzo, quando vengono lavorati, assemblati con l’antica tecnica dei cestai per comporre lo scheletro e questo sistemato sul palo nella posizione definitiva e addobbato con prodotti (mandarini, arance, ciambelle senza sale) e materiali (cotone idrofilo, dischi multicolori di cartone) forniti dagli abitanti fino all’assalto conclusivo con il primo dei contendenti che, alla fine della scalata, riesce a raggiungere la cima del “Pagghiaru” impossessandosi della croce (“’a cruci”) sulla quale si trovano i premi in generi alimentari”. A chiudere “cavadduzzu e l’omu sabbaggiu” e spettacolo di giochi pirotecnici.